In questo articolo, pubblicato sul portale INGENIO, raccontiamo come Copernit abbia realizzato le impermeabilizzazioni delle celle ipogee che conservano le mele della Val di Non con le membrane ARCOFLEX: sistemi bitume-polimero ad alte prestazioni per la conservazione a temperatura controllata, risparmio energetico e tutela ambientale.
Dalla Val di Non alla conservazione ipogea: un modello di sostenibilità ambientale e produttiva
Nella parte nord-occidentale del Trentino, tra la Val di Non e la Val di Sole, nasce oltre la metà della produzione italiana di mele. In questo territorio unico per altitudine, clima ed esposizione, un consorzio di sedici cooperative — che riunisce più di 4.000 famiglie di frutticoltori — cura con dedizione circa 6.500 ettari di frutteti, producendo ogni anno oltre 400.000 tonnellate di mele.
Per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare la filiera, il consorzio ha scelto un modello innovativo di conservazione: celle ipogee ricavate all’interno di una miniera di dolomia, dove le mele maturano e si conservano in un ambiente naturale, stabile e a temperatura controllata.
Il progetto di impermeabilizzazione delle celle ipogee: sfide e soluzioni Copernit
Nel quarto lotto di ampliamento, Copernit ha realizzato le impermeabilizzazioni delle nuove celle sotterranee, contribuendo a un progetto che oggi raggiunge una capacità di stoccaggio complessiva di 40.000 tonnellate.
Le celle si trovano a circa 300 metri di profondità e sfruttano i vuoti lasciati dall’attività estrattiva della miniera di Rio Maggiore.
L’obiettivo: preservare il paesaggio, ridurre l’occupazione del suolo e garantire la massima efficienza energetica in un contesto ipogeo ad alta complessità tecnica.
Sfida della conservazione e dell’impermeabilizzazione in ambiente sotterraneo
La conservazione sotterranea delle mele richiede sistemi impermeabilizzanti ad alte prestazioni, in grado di proteggere le strutture da umidità, vapore e infiltrazioni in un contesto ipogeo complesso.
All’interno delle gallerie, le variazioni termiche della roccia e la presenza di acqua rendono necessario un sistema impermeabile continuo e duraturo, capace di mantenere le condizioni ambientali stabili nel tempo.Le membrane bitume-polimero Copernit rispondono a queste esigenze grazie a:
• elevata inerzia termica e resistenza alle escursioni di temperatura;
• manto impermeabile continuo, che elimina dispersioni d’aria e vapore;
• protezione contro l’umidità della roccia e le infiltrazioni;
• durabilità e adesione anche in condizioni ambientali complesse.
ARCOFLEX: la membrana bitume-polimero per impermeabilizzare ambienti estremi
Per la realizzazione delle celle ipogee è stata impiegata la membrana ARCOFLEX, una soluzione elastomerica a base di bitume-polimero progettata per garantire impermeabilità anche in condizioni estreme.
Caratteristiche tecniche principali
• Spessore 4 mm per una protezione meccanica e chimica elevata.
• Flessibilità e adesione ottimale, anche a basse temperature.
• Posa rapida e sicura, con utilizzo ridotto della fiamma.
• Superficie lucida per maggiore durabilità e facilità di pulizia.
• Resistenza all’invecchiamento termico, ideale per ambienti a temperatura controllata.
• Versatilità di impiego anche in strutture industriali, gallerie e ambienti sotterranei.
Prestazioni e vantaggi del sistema CELLA IPOGEA relativo a questa applicazione:
• Mantenimento di una temperatura interna stabile (circa 1°C).
• Controllo efficace dell’umidità e delle dispersioni di vapore.
• Risparmio energetico nel tempo grazie alla riduzione del fabbisogno di raffreddamento.
• Minore necessità di manutenzione e maggiore durabilità del sistema.
Efficienza energetica e tutela ambientale della conservazione ipogea
Le celle ipogee sfruttano la temperatura naturale della roccia, pari a circa 12,5°C, e un sistema di raffreddamento controllato che porta il microclima a 1°C, ideale per la conservazione delle mele.
Nel tempo, la roccia stessa assorbe il freddo e lo rilascia gradualmente, riducendo il ricorso al raffreddamento artificiale e garantendo un notevole risparmio energetico.
Il progetto, presentato anche al Parlamento Europeo come esempio di sostenibilità ambientale ed economica, ha portato benefici concreti:
• riduzione delle emissioni di CO₂;
• risparmio idrico grazie all’impiego della geotermia;
• salvaguardia del paesaggio agricolo, evitando nuove costruzioni in superficie;
• valorizzazione del sottosuolo, attraverso il riuso di cavità minerarie esistenti.
Impermeabilizzare per conservare: la filosofia Copernit
Il progetto delle celle ipogee della Val di Non rappresenta un modello di innovazione sostenibile e un’applicazione di eccellenza dei sistemi impermeabilizzanti Copernit.
Grazie alla tecnologia ARCOFLEX, l’azienda conferma la propria competenza nel garantire protezione, efficienza e durabilità in ogni contesto costruttivo, anche nelle condizioni più impegnative.
Copernit continua così a promuovere una visione dell’impermeabilizzazione come parte integrante della qualità edilizia, capace di coniugare sicurezza tecnica, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente.
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Per ulteriori dettagli specifici sulle prestazioni, certificazioni e altre informazioni tecniche, consultare la scheda tecnica ARCOFLEX.